martedì 8 aprile 2014

" Un piccolo sogno" di Susan Elizabeth Phillips



Un Piccolo sogno
Susan Elizabeth Phillips
464 pagine
Leggereditore
Cartaceo € 12,00


Rachel Stone è appena arrivata a Salvation, una città che non ama e da cui è ricambiata con altrettanta codiale ostilità. Ha la macchina in panne. ilportafoglio vuoto e suo figlio di cinque anni che dorme sul sedile tra gli scatoloni del trasloco. Ma Rachel è una giovane vedova molto determinata, pronta a fare qualsiasi cosa pur di lasciarsi alle spalle un passato scandaloso.
Qualsiasi cosa, tranne innamorarsi di nuovo. Eppure quando la sua vita invade i confini dello schivo Gabe Bonner, un uomo ostaggio dei suoi ricordi, la passione tra i due si accende contro ogni previsione, attirando le critiche dei soliti benestanti. Benvenuti a Salvation, in Carolina del Nord, dove un uomo che ha smarrito la propria tenerezza incontra una donna con niente da perdere. Un luogo in cui i sogni potrebbero anche avverarsi.




Quarto capitolo della serie " Chicago Stars"

Susan Elizabeth Phillips scava in profondità per mostrare
i punti deboli e la forza interiore dei suoi personaggi
Il risultato è un libro emozionante, divertente e sensuale.
Publishers Weekly




La recensione:


Iniziare la lettura di questo libro crea dipendenza, riesci a staccartene solo quando leggi la parola FINE.
Anche questa volta la Phillips ha fatto centro con la sua scrittura perfetta e il suo calarsi all’interno della storia come se a viverla fosse il lettore in prima persona.
È totalmente differente dai precedenti scritti della stessa serie, ma non meno bello, anzi direi molto più realistico ed emozionante.
La storia si svolge in una piccola cittadina, Salvation, dove Rachel è appena arrivata dopo la morte di suo marito. La sua non è la classica storia di un amore perduto troppo presto, o l’idillio di una passione finita in una tragedia, no! La sua è una fuga da un passato scandaloso,al quale ne ha preso parte passivamente, a causa del suo defunto marito imbroglione ed  è alla ricerca della redenzione, non tanto per la sua anima dannata, come la definisce lei, dopo aver perso la fede, ma per una vita migliore per suo figlio, unica ragione di vita.
Da subito nei guai, poiché la macchina ha deciso di abbandonarla, non ha un soldo, e suo figlio, come lei, dorme da ormai una settimana nell’auto circondato dagli scatoloni del trasloco.  Decisa a non abbattersi, si scontra quasi subito con un uomo freddo e distaccato,Gabe Bonner, che invece di aiutarla, inveisce contro di lei perché si trova su una proprietà privata.
Gli animi si accendono molto velocemente.
Lo scontro verbale giunge  addirittura a minacce, ma la nostra protagonista non indietreggia di un solo passo, anzi il suo carattere esplode  e riesce a tener testa a quest’omone che del termine aiuto non conosce neanche il significato, forse se avessimo detto Help me avrebbe capito!
Gabe Bonner non è sempre stato così. 
Veterinario formidabile nonché padre e marito esemplare si è visto strappare la sua felicità in un brutto incidente stradale dove hanno perso la vita sua moglie e il suo adorato figlio. Chiuso in se stesso, non riesce a rapportarsi più col prossimo se non lo stretto indispensabile, abbandonando anche la sua carriera.
Possiede una fortuna, ma il denaro non conta nulla.
Sono svaniti anche i sentimenti di lealtà e correttezza  verso la sua famiglia.
Niente ha più importanza, neanche le donne riescono a stimolare il suo istinto da cacciatore e resta un attimino affascinato da questa donna, di cui non sa nulla, ma che gli inveisce contro e che a forza vuole essere assunta per aiutarlo nella catastrofica impresa di ricreare un drive-in. 
Nessuno dei due cerca un coinvolgimento emotivo, non c’è secondo in cui non discutono su qualsiasi cosa, ma piano piano entrambi riescono a colmare lacune dolorose che hanno all’interno del loro bagaglio emotivo.
Gabe non riesce a capire perché tra le tante cittadine, Rachel abbia scelto di ricominciare proprio da  quella in cui la odiano maggiormente a causa delle truffe di suo marito. Nessuno la vuole lì, eppure lei non va via sebbene sia costretta a scontrarsi con l’odio dei cittadini ogni giorno e soprattutto con i suoi fratelli iper-protettivi.
La passione esplode senza preavviso, come un gioco. 
Lui cerca di allontanare i suoi ricordi, lei sogna quell’eros che nel suo matrimonio non ha mai avuto.
C’è un ostacolo insormontabile però, uno scoglio che le più grandi mareggiate non riescono a scalfire ed è il piccolo Edward. Gabe non riesce a volergli bene, non lo tollera ed evita di averlo accanto perché gli ricorda troppo il suo amato figlio.  Situazione davvero spinosa che può essere risolta solo con un miracolo, ma in questo caso la fede è persa.
Come detto all’inizio, la storia è molto differente dai primi 3 capitoli della serie Chicago Stars alla quale appartiene. Si riprendono alcuni personaggi, ma l'essenza stessa della vita reale è palese.
Rachel è una donna che è stata costretta a rapportarsi con una realtà crudele, che l’ha ingannata e che l’ha lasciata in guai seri quando il marito/truffatore è morto. È una madre pronta a dare se stessa purchè suo figlio sia al sicuro e molte volte, durante la lettura mi sono chiesta quale sia il limite  che una  madre riesce a sopportare per il bene del figlio?
Ha un carattere decisamente forte. 
Determinata e ostinata come non mai, riesce a sbloccare con la sua parlantina a tratti vera e a tratti bugiarda, un uomo-ombra di se stesso.
La storia di Gabe mi ha colpita al cuore e non ho potuto fare a meno di commuovermi.
La tragedia l’ha reso un guscio vuoto, un uomo che vive solo per auto-commiserarsi e piangere su quello che ha perso e chi leggerà il libro potrà capire quale cambiamento ci sarà in lui una volta che avrà realizzato quale  idiota si lascerebbe scappare così la felicità per una seconda volta, la possibilità di essere padre per una seconda volta.
Spettacolare è anche la storia parallela di Ethan e Kristy, rispettivamente il fratello/sacerdote di Gabe e la sua segretaria, ma più di tutto le piccole e brevi battute tra Chip e la piccola Rosie.
Mi sono dilungata forse un pochino troppo, ma è inevitabile quando un libro mi prende.







1 commento:

  1. La Phillips è una garanzia ed è riuscita a superarsi con questo strepitoso libro.

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