domenica 26 gennaio 2014

" The Elite" di Kiera Cass



The Elite
Kiera Cass
28 gennaio 2014
299 pagine
Sperling & Kupfer
ebook € 9,99



Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tr al'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre aspen, semplice guardia del Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perchè, allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere... Perchè nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.




recensione:


Secondo capitolo della trilogia “The Selection” di Kiera Cass, “the Elite” è stato come il primo scritto, tutta copertina e poca trama.
Molto semplice e a tratti addirittura infantile, questo libro non mi ha lasciato assolutamente nulla, se non una voglia pazzesca di uccidere America per la sua eterna indecisione o come potrei chiamarla semplicemente “volta-bandiera” e una frustrazione immensa per non aver potuto dare una delle mie rispostine a quella son-bella e perfetta di una Celesta.
Di trentacinque ragazze di partenza, sei sono le selezionate dal principe Maxon ancora in gara per aggiudicarsi il suo cuore o semplicemente  la corona. Tutte si affannano per diventare la preferita, ma nessuna è realmente in gara poiché il cuore del ragazzo è stato rapito da una prepotente quanto scostumata ragazzina di diciassette anni, che neanche lo vuole.
Tutta la trama è incentrata sui continui umori altalenanti di America. Quando sembra finalmente aver preso coscienza dei suoi sentimenti per Maxon, ecco che fa un passo indietro e si getta nelle braccia del suo eterno fidanzato Aspen. Posso capire la pressione alla quale sono sottoposte queste ragazze, i loro continui battibecchi per chi dovrebbe fare questo o quello o addirittura lo stress per la scelta del vestito migliore, ma il fatto che più mi manda in “bestia”, chiedo scusa per il linguaggio ma ci vuole, è il fatto che lei nel momento in cui fa il passo dietro è convinta di quello che dice o pensa.
Un momento prima era decisa a diventare principessa d’Ilea e di amare alla follia Maxon, il secondo dopo, per una qualsiasi sciocchezza che sia anche incontrare Aspen per le scale, la manda in brodo di giuggiole per quest’ ultimo ed ecco di nuovo che il bel principe si deve andare a fare un giro
In tantissimi libri che ho letto mai mi è capitata una protagonista più indecisa di questa e con comportamenti così infantili.
Sono pochi i tratti in cui il suo carattere battagliero viene fuori e dimostra davvero di essere in grado di diventare la leader di una nazione che sta cadendo in pezzi. La sua bontà, associata alla sua capacità di commozione verso le persone di classe inferiore e dalla quale lei stessa proviene, essendo una cinque, la fanno amare dalla popolazione e neanche l’incoraggiamento delle sue cameriere in modo talmente diretto, la fanno rinsavire o avere fiducia in sé.
Si scaglia contro la monarchia o verso tutto quello che rappresenta, coinvolgendo anche il principe, quando decisioni errate, secondo il suo punto di vista, vengono prese, poichè non riesce a capire i meccanismi che ci sono dietro al potere. Occorre un intero libro per redimere Maxon dal suo atteggiamento nei confronti di Maylee.  E  poi voi, cari lettori, non credete che dovrei prenderla a sberle?
Maxon invece è un ragazzo che mi fa tanta tenerezza, ma non nel senso di cucciolo, ma perché è un ragazzo dal quale ci si aspetta tantissimo e tutti i suoi comportamenti o gesti sono monitorati da un padre tirannico che non lo lascia respirare.
Enormi sono le pressioni alla quale è sottoposto, tantissimi i problemi che lo attanagliano, ma mai una volta ha fatto un solo passo indietro sulla decisione di avere la preferita al suo fianco nella guida della nazione.
È deciso ad avere quello che più desidera, a piccoli passi, ma fruttuosi.
Molti non potrebbero apprezzare il suo modo di agire verso la fine del libro quando inizia ad incontrare le altre ragazze, ma io mi sento di appoggiarlo in pieno, perché se America non si decide, lui non può restare senza consorte. Il fatto che si spinga in cerca di altre compagnie, non lo vedo come un tradimento, ma come una scelta indispensabile per il suo futuro dato che la sua,non lo vuole. E  a questo proposito non capisco i suoi attacchi di gelosia, patetici oltreché disastrosi.
Kiera Cass ha seguito lo stesso schema usato per il primo libro. Le ragazze, la gara e gli attacchi dei ribelli. Nessun colpo di scena, nessuna emozione che non sia rabbia o qualche avvenimento nuovo, nulla.
Confido nel terzo, ma non che lo aspetti con salti di gioia.






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